- 101) "GIOVANI, SIATE DEI VERI ATLETI DI CRISTO !"

- 101) "giovani, siate dei veri atleti di cristo !"

Giovani e sport: una sfida educativa

Cari giovani,

con questo messaggio intendo innanzitutto esprimere la mia gioia per la vostra partecipazione a questo torneo di calcio. Le statistiche aggiornate, infatti, rilevano che tra i ragazzi e i giovani italiani vi sono molti che non praticano nessuno sport. In Europa, a guidare la classifica delle popolazioni che si dedicano di più all'attività fisica sono i Paesi scandinavi, prima Svezia e seconda la Danimarca. Sul terzo posto del podio i Paesi Bassi. Fanalino di coda è appunto l'Italia, preceduta da Romania e Grecia.

D’altra parte, nel nostro tempo il mondo dello sport sembra essere attraversato da una crisi di credibilità. I mass media parlano di casi eclatanti di doping, di enormi giri di interessi, di campionati truccati, di violenza inaudita negli stadi. Si delinea così sempre più l'immagine di uno sport che sembra dominato dalle leggi del profitto, del consumo e dello spettacolo, senza certezze generate da valori condivisi.

In questa situazione, è importante riconoscere e riconfermare la valenza educativa dello sport. Educare, dal verbo latino e-ducere, vuol dire far emergere le qualità di ognuno, creare un uomo nuovo. Lo sport si riferisce ad un sistema di valori che è in sintonia con i valori dell’educazione. La pratica sportiva, infatti, esige il sentimento di appartenenza a una comunità, la dialettica dell’individuale e del gruppo in seno alla squadra, la partecipazione ad una realtà sociale che ha le sue regole e che bisogna imparare ad applicare. Praticare uno sport collettivo come quello del calcio vuol dire apprendere e rispettare le regole del gioco, organizzare la propria condotta e quella della squadra in seno a un quadro di riferimenti comuni.

In un libro pubblicato recentemente da Carlo Nesti, intitolato Il mio allenatore si chiama Gesù (2014), l’autore richiama l’importanza di riferirsi ai valori cristiani. Gesù ci chiede di essere suoi discepoli, di "giocare nella sua squadra". Questo comporta necessariamente l’accettazione delle “regole del gioco”. Nella Lettera ai Corinzi, san Paolo scrive: «Ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce; noi invece una che dura per sempre» (1Cor 9,25). Occorre, dunque, allenarsi per "essere in forma” e affrontare senza paura tutte le situazioni della vita. Cari giovani, siate veri dei veri sportivi, dei veri ''atleti di Cristo''!

Auguro che la partecipazione a questa manifestazione sia ricca di grandi vittorie sportive e umane.

 

 

 

+ Vito Angiuli

                              Vescovo di Ugento- S. Maria di Leuca



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Torneo carnevale di Gallipoli - Coppa Santa Maria di Leuca
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