Sarà a San Donato di Lecce per riprendere con il suo drone le partite del XVIII Trofeo Caroli Hotels Under 14. Una ragazza speciale, davvero da record Luisa Rizzo di soli 19 anni che ha già al suo attivo 3 campionati italiani vinti come pilota di droni nel “Drone Racing”, un Guinness Word Record e anche la nomina ad Alfiere della Repubblica italiana da parte del capo dello stato.
La pilota dei record è giovanissima e soffre di SMA, atrofia muscolare spinale, una malattia rara che le impedisce di camminare, nella sua grande passione per i droni Luisa trova la libertà di lasciare mentalmente la sedia a rotelle e volare, abbattendo ogni limite del corpo, diventa completamente libera e può andare dove vuole. Il suo nickname è “Leo on Fire”, leone come il suo segno zodiacale e “infuocato” come il suo stato d’animo quando gareggia. Luisa, originaria di San Pietro in Lama, in Salento, fa squadra con suo papà, perito elettronico, che si occupa dell’assemblaggio e della progettazione dei droni che poi la ragazza pilota nelle competizioni, battendo tutti gli avversari,
Oltre alle vittorie nei campionati di categoria, nel 2021, è arrivata una vera sorpresa dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la nomina ad Alfiere della Repubblica, un’onorificenza al merito, con tanto di telefonata di congratulazioni da parte del presidente del Senato.
Drone racing è una competizione sportiva tra piloti di droni, una passione che richiama ogni anno sempre più interesse e sempre più partecipanti in ogni parte del mondo, soprattutto perchè stanno avendo un rapido sviluppo tecnologico e una diffusione sempre maggiore tra tutti gli appassionati, una tecnologia in grado di fare mettere le ali anche a Luisa, portandola via dalla sua sedia a rotelle e grazie ai visori e alle telecamere posizionate sui drone, dare proprio la sensazione di volare, una vera e propria via di fuga verso un altro mondo.
Luisa da sempre amante della velocità e appassionata di Formula 1, si è imbattuta diversi anni fa in dei video su youtube sulle competizione tra droni, immagini che l’hanno subito entusiasmata e che le hanno fatto dire che anche lei volava assolutamente provarci. Il primo drone glielo ha regalato suo papà nel 2015 e da li dopo i primi tentativi è scattato l’amore per questo apparecchio e per le competizioni, in cui tutti i partecipanti sono alla pari, e non esistono barriere architettoniche o ostacoli insormontabili per chi ha una disabilità fisica. Il drone con cui Luisa gareggia si chiama “Atlas” ed è stato progettato ed assemblato da lei e da suo papà, e da diversi anni macina vittorie. Dove non possono arrivare le sue gambe, arrivano le ali dei suoi droni con cui Luisa vola libera! Questa giovane pilota è un bellissimo esempio di determinazione e coraggio, una fonte di ispirazione per tanti! (fonte: positizie.it)